martedì 19 ottobre 2010

La testimonianza di uno storico dell’epoca

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Quella contrada [la Lombardia] è tutta divisa in città, le quali hanno costretto quei del territorio loro a vivere in esse, e a stento si troverebbe uomo nobile o grande che abbia tanto potere da sottrarsi all’obbedienza verso le leggi della città sua. […] E affinché non manchi loro il mezzo per tenere a freno i vicini, essi [i Lombardi abitanti nelle città] non disdegnano di elevare al grado della cavalleria e ad ogni grado di autorità giovani di bassa estrazione e perfino operai di spregevoli arti meccaniche, che gli altri popoli allontanano come pestiferi dalle più nobili e liberali professioni. Onde avviene che essi avanzino ogni altro al mondo per ricchezza e potenza.
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Ottone (vescovo) di Frisinga, Gesta Friderici Imperatoris

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